Covid-19 castigo di Dio: quel che avrei voluto leggere in giro
Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti: la legge della tua bocca mi è preziosa piú di mille pezzi d’oro e […]
Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti: la legge della tua bocca mi è preziosa piú di mille pezzi d’oro e […]
Non spara addosso a Papa Francesco perché – dalla postazione di uno che ha scelto di costruire lo storytelling della discontinuità fra lui e i suoi predecessori – questo non può permetterselo. E attacca allora la commissione di studio sul diaconato femminile affermando che la sua impostazione soffrirebbe di una petizione di principio (mentre la propria concezione di “lettura profetica della storia”, a quanto pare, no). Un teologo vero, serio, che la teologia la fa “in ginocchio” e che porta “l’odore delle pecore”, gli risponde.
Questo è il lungo articolo che il Papa emerito, Benedetto XVI, ha scritto sotto forma di appunti sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. È un’analisi approfondita e impietosa su come è nato e si è diffuso questo crimine anche nel mondo ecclesiastico. Un crimine figlio di un “collasso morale” così difficile da combattere. La riflessione di Joseph Ratzinger copre mezzo secolo di storia, e verrà pubblicata dal mensile tedesco Klerusblatt.
Visto che in tanti gli sono andati dietro quando riduceva l’Antico Testamento a un commentario bellico, Mauro Biglino si è spinto oltre e ha preteso di “svelare l’inganno” sotteso anche al Nuovo Testamento. Per farlo (poiché la tesi è assurda) ha dovuto compiere notevoli forzature, delle quali cominciamo qui a dar conto: dalla mistificazione del cristianesimo ortodosso col marcionismo al silenzio sulle fonti storiografiche extra-bibliche che confermano i dati dogmatici dei testi scritturistici. Dice di essere saltato oltre lo “steccato dottrinale”: in verità è saltato fuori dalla storia e dalla realtà.
L’angelologia è una branca della letteratura biblica e parabiblica (prima che teologica) relativamente recente e molto instabile nella sua storia: il terreno ideale per chi si proponga il dissennato esercizio di confondere i propri lettori. Era il 1971 quando Fabrizio De André cantava di un arcangelo che seduceva Maria: non era il primo e non sarebbe stato l’ultimo. Cattivo gusto e un velo di ignoranza, certo: ma almeno ci aveva risparmiato gli alieni.
Da circa mezzo secolo in qua la fantasiosa tesi della paleoastronautica si è scavata una certa nicchia di pubblico, tra Stati Uniti ed Europa: riallacciandosi ad essa, e servendosi di un’editrice amica, un appassionato di letteratura ebraica ha avviato un florido business che ha fatto promanare da libri complottisti perfino delle serie di fumetti. Osservare le fallacie del suo incedere è noioso e snervante, ma può risultare utile. Oggi rispondiamo all’“obiezione principale” di Mauro Biglino sulla base degli antichi traduttori della prima versione della Bibbia in una lingua non semitica e su quella, più moderna e laica, di Sigmund Freud, che oltre a essere padre della psicanalisi duellò per tutta la vita – da quell’ebreo ateo che fu – con “l’uomo Mosè”.
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“Adamo ed Eva: personaggi storici?” Pochi giorni fa ho risposto ad un sondaggio su fb, alla domanda “Chi di voi ritiene che Adamo ed Eva […]
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Molti dei suoi lettori cercano in lui semplicemente un puntello per sorreggere la loro ostilità al cristianesimo e alla Chiesa, ma non pochi tra loro restano turbati dai suoi libri per difetto di strumentario tecnico
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