Le “Residential Schools” e l’«uccidere l’indiano nel bambino»: quando le Chiese seguono lo Zeitgeist
Monta una marea di fango e sangue in cui riaffiorano fatti e misfatti attorno agli istituti canadesi che miravano a rieducare i pellerossa.
Monta una marea di fango e sangue in cui riaffiorano fatti e misfatti attorno agli istituti canadesi che miravano a rieducare i pellerossa.
La denuncia di un «razzismo sistemico» impregna sempre di più la vulgata militante. Questa rompe con l’antirazzismo universalista e incoraggia la concorrenza vittimaria.
È stato provvidenziale che quest’anno la festa di Pentecoste sia arrivata proprio mentre il nostro Paese sta attraversando un’enorme crisi sociale, … Vescovo Barron: la […]
All’indomani della cagnara mossa da alcuni attorno alla bella Lettera dei Vescovi del Lazio ai fedeli affidati alle loro cure
Non è vero che il cristianesimo insegna ad essere arrendevoli e codardi: il fatto è che il nemico non sono gli altri, ma siamo noi stessi. L’eroismo è la capacità paziente e tenace di puntare al bene comune, non solo al nostro, con sforzo quotidiano e tensione costante. Ed è soprattutto l’incontro d’amore con una Persona.
Resto personalmente colpito dall’insensibilità dell’opinione pubblica alle inqualificabili manifestazioni di antisemitismo in Francia. In particolare, mi desta viva preoccupazione l’indifferenza dei cattolici (o ciò che […]
È una lotta tra “diversi” la crisi che investe la nostra società: questa la diagnosi comune. Per René Girard invece la crisi è la competizione tra uguali fondata sul desiderio mimetico. Sulle tracce del pensatore francese un’analisi che tenta di disinnescare i meccanismi di rivalità che dominano le nostre società per tentare di tracciare vie di edificazione di un’umanità di uomini uguali e di liberi.
Se intervieni a far presente che il rischio antisemitismo nel mondo è tutt’altro che sventato, subito si affollano a minimizzare, a dire che l’antisemitismo oggi non esiste più: pare che la tragedia della Shoàh ci debba ammonire su come trattare uomini giovani e forti che vengono dall’Africa, tutto meno che denutriti, o ci debba far indignare per i morti di fame dello Yemen (basta che non si parli di responsabilità), o ci debba far sentire in colpa per ogni tragedia che capita nel mondo, in qualunque luogo più o meno remoto. L’importante è che non ci parli degli ebrei.
Il caso di lanciatori di uova razzisti/e (i lanciatori o le uova, chi lo sa) è finito in una risata sbellicante, e meno male, perché, […]
Mentre in Italia ci balocchiamo con elezioni politiche votate all’inciucione – e abbiamo già visto pestaggi e accoltellamenti che credevamo sepolti con gli anni di […]
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