Papa Francesco, l’aborto e… Cappuccetto Rosso

«Con questo metodo di comunicazione, in cui ognuno aggiunge o toglie qualcosa, si ottengono risultati non plausibili, come la storia di Cappuccetto Rosso che finisce a un tavolo dove Cappuccetto Rosso e la nonna stanno mangiando una deliziosa pietanza a base di carne di lupo, Così accade con la “narrazione”» (Papa Francesco).

Così il Papa, nella lettera agli ex-alunni e compagni di seminario del 5 dicembre e diffusa dalla Conferenza Episcopale Argentina il giorno stesso, smentisce le relazioni personali di favore ai promotori della legge per liberalizzare l’aborto – che ribadisce essere l’assoldo di un sicario – lasciando anche un messaggio molto potente per la Chiesa intera, mettendo in guardia dalle mistificazioni che quotidianamente vengono perpetrate sulle sue parole.

Caperucita se come al lobo” è un libro di Pilar Quintana pubblicato nel 2012 in Cile: fece un certo scalpore (dati temi e linguaggio); non è impossibile che Francesco l’avesse in mente scrivendo

Queridos amigos,
Gracias por el correo.

Me alegró mucho recibirlo y también me hace feliz que estén tan inquietos por el bien de la Patria. El amor a la Patria es un valor fundamental, indica amor a los padres de la Patria, amor a las tradiciones, amor al pueblo de la Patria. A veces pienso (mirando a algunos países de Europa) que aparece, más que el amor a la Patria, el amor a la “empresa” que lleva adelante el país,,,y cuando ves esto me viene a la mente el poema de Jorge Dragone: “se nos murió la Patria”.

Les tengo que confesar que no estoy al tanto de todo lo que pasa allí, en detalle. La secretaría de Estado me pone al tanto de la marcha de los países una vez por semana. Lo hacen bien y con reuniones. Allí me entero de las cosas de Argentina y confieso que algunas me preocupan.

No tengo correspondencia con los políticos; solo alguna vez recibo cartas de gente que está en la política, pero muy pocas; y mi respuesta es sin mezclarme en la lucha política de cada día sino mas bien pastoral y de buena educación. Una última me planteaba el problema del aborto y respondí como lo hago desde siempre (incluso en el último libro “soñemos juntos” que sale hoy; el asunto del aborto no es un asunto primariamente religioso, sino humano, un asunto de ética humana previo a cualquier confesión religiosa. Y sugiero que se hagan dos preguntas:

  1. ¿Es justo eliminar una vida humana para resolver un problema? Y
  2. ¿es justo alquilar un sicario para resolver un problema?

Me causa gracia cuando alguien dice: ¿Por qué el Papa no envía a la Argentina su opinión sobre el aborto? Pues la estoy enviando a todo el mundo (incluso a Argentina) desde que soy Papa.

Y esto toca otro problema. En general allí no se sabe lo que digo habitualmente.., se sabe lo que dicen que digo, y esto gracias a los medios los cuales, bien sabemos, que responden a intereses parciales, particulares o partidistas. En esto creo que los católicos, desde el Episcopado hasta los fieles de una parroquia, tienen derecho a conocer lo que realmente dice el Papa… y no lo que le hacen decir los medios; aquí juega mucho el fenómeno del relato (Ej. Me dijo fulano que mengano dijo esto… y así sigue la cadena). Con este método de comunicación, en el que cada uno añade o quita algo, se llega a resultados inverosímiles, como por ejemplo el cuento de Caperucita Roja termina en una mesa en la que Caperucita y la abuela están comiendo un riquísimo puchero hecho con la carne del lobo, Así sucede con el “relato”.

Dos veces mencionan mi relación (cercanía, amistad) con la Sra. De Kirchner. La última vez que tuve contacto con los dos ex Presidentes (ella y el Ing, Macri) fue cuando estaban en sus funciones. Después de eso no tuve ningún contacto con ellos.

Es verdad que el termino “soy muy amigo de” o “estoy en contacto habitual con” es muy de “la fachada” porteña, y no es la primera vez que siento decirles (bromeando les diría que nunca tuve “tantos amigos” como ahora).

Respecto de “la propiedad privada” no hago otra cosa que repetir la Doctrina Social de la Iglesia. Es verdad que algunos toman esos dichos para reformarlos o interpretarlos según su punto de vista. San Pablo VI y San Juan Pablo II, al respecto, tienen algunas expresiones todavía más duras. Creo que en las Parroquias y en los Colegios Católicos no se explica suficientemente la Doctrina Social de la Iglesia, especialmente el recorrido desde León XIII hasta ahora; por eso tantas confusiones. Un santo obispo, cuya causa de canonización está introducida, decía: “Cuando me ocupo de los pobres dicen que soy un santo; pero cuando pregunto por la causa de tanta pobreza me dicen comunista”.

El Dr. Grabois, desde hace años, es Miembro del Dicasterio de Desarrollo Humano Integral. Respecto a lo que afirman que dice (que es mi amigo, que tiene contacto conmigo, etc.) les pido un favor; que para mí es importante. Necesito copia de las declaraciones en las que afirma eso. Me ayudará mucho recibirlas.

Bueno, se hizo larga la carta. Me detuve varias veces en las firmas…… y los recordaba uno a uno. ¿Alguno de ustedes ya es bisabuelo? Y retrocedía hacia los años 64-65 y con mucho cariño acariciaba imágenes “llegadoras” al corazón mientras, casi inconscientemente, se imponía el fraseado del Brindis de Gerardo Diego. Para mí esto es volver a las fuentes también.

Gracias por haber escrito. Rezo por Ustedes y sus familias; por favor les pido que lo sigan haciendo por mí.

Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Fraternalmente

           Francisco

PD: sobre lo que digo de los medios de comunicación me explayé más en Fratelli tutti nos. 42-53.

F.

Cari amici,
Grazie per la lettera. 

Sono stato molto felice di riceverla e mi fa anche piacere che siate così inquieti per il bene della Patria. L’amore per la Patria è un valore fondamentale, indica l’amore per i padri della Patria, l’amore per le tradizioni, l’amore per il popolo della Patria. A volte penso (guardando ad alcuni paesi europei) che appaia, più dell’amore per il paese, l’amore per l’”azienda” che gestisce il paese; e quando vedi questo, mi viene in mente la poesia di Jorge Dragone: “La nostra patria è morta”.

Devo confessare che non sono a conoscenza di tutto ciò che accade lì, nel dettaglio. La Segreteria di Stato mi informa sugli sviluppi dei vari paesi una volta alla settimana. Lo fanno bene e tramite riunioni. Lì approfondisco le questioni dell’Argentina e confesso che alcune destano la mia preoccupazione.

Non mantengo alcuna corrispondenza con i politici; ricevo solo lettere da persone che sono in politica, ma pochissime; e la mia risposta è non tanto immischiarmi nella lotta politica di tutti i giorni, ma piuttosto pastorale e di retta educazione. Una delle ultime mi ha interpellato sul problema dell’aborto e io ho risposto come ho sempre fatto (anche nell’ultimo libro Ritorniamo a sognare che esce oggi); la questione dell’aborto non è principalmente un problema religioso, ma umano, una questione di etica umana prima che di qualsiasi confessione religiosa. E suggerisco ci si pongano due domande:

  1. È giusto eliminare una vita umana per risolvere un problema? E
  2. è giusto assumere un sicario per risolvere un problema? 

Mi viene da sorridere quando qualcuno dice “Perché il Papa non invia la sua opinione sull’aborto in Argentina?” Ebbene, la mando in tutto il mondo (anche in Argentina) da quando sono Papa.

E questo punto tocca un altro problema. In generale, lì non si sa cosa io dica abitualmente…, si sa cosa si dice che io dica; e questo grazie ai media che, lo sappiamo bene, rispondono ad interessi parziali, privati ​​o di parte. In questo credo che i cattolici, dall’Episcopato ai fedeli di una parrocchia, abbiano il diritto di sapere cosa dice realmente il Papa… e non quello che gli fanno dire i media; qui il fenomeno della narrazione ha parecchio peso (es. Tizio mi ha detto che Caio ha detto questo … e così la catena continua). Con questo metodo di comunicazione, in cui ognuno aggiunge o toglie qualcosa, si ottengono risultati non plausibili, come la storia di Cappuccetto Rosso che finisce a un tavolo dove Cappuccetto Rosso e la nonna stanno mangiando una deliziosa pietanza a base di carne di lupo, Così accade con la “narrazione”.

Due volte vien fatta menzione della mia relazione (vicinanza, amicizia) con la signora De Kirchner. L’ultima volta che ho avuto contatti con i due ex Presidenti (lei e il Sig. Macri) è stato quando erano in carica. Dopo di che non ho più avuto contatti con loro.

È vero che le locuzioni «Sono un buon amico di» o «Sono in contatto regolare con» riguarda molto la “facciata” porteña [di Buenos Aires], e non è la prima volta che mi rammarica precisarlo (scherzando direi che non ho mai avuto “così tanti amici” come adesso).

Riguardo alla [questione della] “proprietà privata” non faccio altro che ripetere la Dottrina sociale della Chiesa. È vero che alcuni prendono questi detti per riformarli o interpretarli secondo il loro punto di vista. San Paolo VI e san Giovanni Paolo II, a questo proposito, si pronunciarono con espressioni ancora più dure. Penso che nelle Parrocchie e nelle Scuole Cattoliche la Dottrina sociale della Chiesa non sia sufficientemente spiegata, soprattutto il cammino da Leone XIII ad oggi; ecco il perché di tante confusioni. Un santo vescovo, di cui è stata avviata la causa di canonizzazione, ha detto: «Quando io do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano comunista»1Don Hélder Pessoa Câmara, 1909-1999, causa avviata nel marzo 2015..

Il Dr. Grabois, ormai da anni, è Membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Riguardo a quello che affermano sulle sue dichiarazioni (che sarebbe mio amico, che avrebbe contatti con me, ecc.) debbo chiedere un favore; questo è importante per me. Ho bisogno di una copia delle dichiarazioni in cui lo afferma. Mi aiuterà molto riceverle.

Ebbene, la lettera era lunga. Mi sono fermato più volte alle firme … e le ho ricordate una per una. Qualcuno di voi è già un bisnonno? Risaliva [la lettera] agli anni ’64-65 e con molto affetto accarezzava immagini che “arrivavano” al cuore mentre, quasi inconsapevolmente, prevaleva la formulazione del Brindisi di Gerardo Diego 2Celebre poesia sull’amicizia dell’autore spagnolo esponente della Generazione del ’27.. Per me anche questo significa tornare alle origini.

Grazie per avermi scritto. Prego per voi e per le vostre famiglie; per favore, vi chiedo di continuare a farlo per me.

Possa Gesù benedirvi e la Vergine Santa custodirvi. Fraternamente

 Francesco

P.S.: in merito a ciò che dico circa i media della comunicazione, mi spiego meglio in Fratelli Tutti nn. 42-43.

F.

Foto della lettera del Papa

Note

Note
1 Don Hélder Pessoa Câmara, 1909-1999, causa avviata nel marzo 2015.
2 Celebre poesia sull’amicizia dell’autore spagnolo esponente della Generazione del ’27.

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