Celebrate lo שַׁבָּת da cristiani e in casa: il קִידּוּשׁ del venerdí sera

Questa storia del lockdown potrà tornare a toccare le assemblee liturgiche. Il rammarico sarebbe ancora maggiore che in primavera, perché se allora non sapevamo come gestire la propagazione del contagio adesso sarebbero soprattutto la nostra irresponsabilità e la nostra inerziale protervia a mettere a rischio quanto di piú caro abbiamo in terra.

Irlanda e Francia sono già tornate in un simile regime di sospensione del servizio pubblico, mentre per ora la Germania sta riuscendo a evitare. In Francia i vescovi hanno fatto appello in Consiglio di Stato denunciando una violazione della libertà di culto, e il 7 novembre è arrivato il rescritto che bocciava il ricorso: da allora molti preti hanno ripreso con le dirette della Messa sui social, mentre altri hanno (intelligentemente) disposto degli utili complementi sacramentali (del tipo, “seguite la messa sui social, poi alla spicciolata passate in chiesa e fate la comunione” “…e/o una visita al Santissimo”). Alcuni segmenti di laicato cattolico stanno anche rispolverando le “celebrazioni domestiche della Parola” (che io stesso ho curato per l’edizione italiana di Aleteia fino alla scorsa Pentecoste).

Va bene tutto, è bene dare corso alla creatività e sperimentare quel che si può: chiaramente con la massima prudenza e con un discernimento sapienziale. Per questo motivo, piú che improvvisarsi liturgisti e trasferire in àmbito domestico quel che da molti secoli si pratica in chiesa, ci si potrebbe mettere alla scuola di chi al Tempio ha dovuto rinunciare, obtorto collo, nel 70 d.C., e da allora per sopravvivere spiritualmente ha dato alla Parola tutto lo spazio che fino ad allora essa condivideva col luogo santo, affiancando ai riti sinagogali quelli domestico/famigliari.

Che un cattolico si metta a scimmiottare degli ebrei sarebbe però al contempo imprudente e irrispettoso: non ci si appropria di una liturgia come si va a provare un hamburger in un fast food finora sconosciuto. Esistono però, almeno dal 1979 in forma canonicamente stabilita e riconosciuta, degli Ebrei Cattolici che vivono la loro appartenenza alla prima e contemporaneamente alla seconda alleanza1Furono fondati da Elias Friedman, un ebreo convertito e diventato frate carmelitano, e da Andrew Sholl, un superstite della shoàh. L’associazione è composta da ebrei e non ebrei che intendono preservare l’identità e l’eredità di Israele all’interno della Chiesa..

Nella Pasqua del 2016 un membro della AHC, Lawrence Feingold, ha proposto una breve אַגָּדָה [haggadàh, diciamo “liturgia”] per commemorare il descensus ad inferos di Cristo.

Holy Saturday and the ‘Harrowing of Hell’
Lezione di Lawrence Feingold della primavera 2010

Tutti pregano insieme l’Ave Maria.

Testo ebraico:

שָלוֹם לָךְ, מִרְיָם,
מְלֵאַת הַחֶסֶד,
ה׳ עִמָּךְ,
בְּרוּכָה אַתְּ בַּנָשִׁים
וּבָרוּךְ פְּרִי בִטְנֵךְ,
מִרְיָם הַקְּדוֹשָׁה,
אֵם הָאֱלֹהִים,
הִתְפַּלְּלִי בַּעֲדֵנוּ, הַחוֹטְאִים,
עַתָּה וּבִשְׁעַת מוֹתֵנוּ.
אָמֵן.

Traslitterazione:

Shalom lakh, Miryam,
meleat hakhesed,
Adonai imakh,
bərukha at banashim
uvarukh pəri bitnekh, Yeshua.
Miryam hakədoshah,
Em haElohim,
hitpaləli baadanu, hakhotim,
attah uvishat motenu.
Amen
.

Retroversione italiana:

Ave, Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo, Gesú.
Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen.

In onore della nostra Madre Benedetta, la madre di famiglia accende dodici candele mentre tutti scandiscono insieme i nomi delle dodici tribú di Israele:

Ruben • Simeone • Levi • Giuda • Zebulon • Issacar • Dan • Gad • Aser • Neftali • Giuseppe • Beniamino

Tutti: Ti lodiamo e ti esaltiamo, Signore Gesú Cristo.

Lettore: Perché nel Grande Sabato sei disceso nel limbo dei giusti, durante il viaggio tra la morte e la risurrezione del mattino di Pasqua.

Tutti: Ti lodiamo e ti esaltiamo, Signore Gesú Cristo.

Lettore: Perché hai evangelizzato i Giudei attraverso i Profeti e poi, nel Grande Sabato, hai portato la pienezza della tua Rivelazione ai morti che riposavano nel seno di Abramo per mostrare loro la tua gloria, la grlodia della Croce per la quale l’umanità veniva redenta.

Tutti: Ti lodiamo e ti esaltiamo, Signore Gesú Cristo.

Lettore: Perché Abramo si rallegrò nel vedere il tuo giorno: lo vide e ne gioí [cf. Gv 8,56].

Tutti: Ti lodiamo e ti esaltiamo, Signore Gesú Cristo.

Lettore: Perché il velo nel Tempio di Gerusalemme che stava davanti al Santo dei Santi si squarciò in due nel momento esatto della tua morte, proprio nell’istante in cui scendesti tra i morti per squarciare il velo che impediva a quanti vi erano confinati di vedere il volto di Dio, ed hai esteso i pieni effetti del battesimo alle anime di tutti i fedeli defunti – Giudei e Pagani assieme.

Tutti: Ti lodiamo e ti esaltiamo, Signore Gesú Cristo.

Lettore: Perché come vincitore sulla morte hai compiuto ogni cosa e hai spogliato il diavolo, completando l’opera della Redenzione e predicando agli spiriti incarcerati [cf. 1Pt 3,18-22], e aprendo ai giusti le porte del Paradiso.

Tutti: Ti lodiamo e ti esaltiamo, Signore Gesú Cristo.

Lettore: Perché il tuo discepolo Taddeo ha attestato: «Predicherò loro […] come Egli fu crocifisso e discese nell’Ade, e abbatté il muro divisorio che non era mai stato varcato dal principio dei tempi, e risuscitò i morti; come Egli discese da solo ma ascese verso il Padre con una grande moltitudine» (cf. Eusebio).

Tutti: Ti lodiamo e ti esaltiamo, Signore Gesú Cristo.

Lettore: San Tommaso d’Aquino2Commento al Simbolo degli Apostoli, ad loc. espone tre ragioni per la tua discesa tra i morti:

  1. la solidarietà con tutti quanti ti hanno preceduto pagando per la colpa di Adamo;
  2. la missione di carità per le anime dei giusti, che sono tuoi intimi amici – sei andato lí per stare con chi amavi (Tommaso dice: «Poiché egli aveva amici non solo nel mondo, ma anche negli inferi, poiché si è amici di Cristo avendo la carità, e negli inferi molti erano morti nella carità e nella fede nel Cristo che doveva venire, come ad esempio Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Davide e altri uomini giusti e perfetti».);
  3. la vittoria completa sul diavolo, il cui regno hai rovesciato sulla Croce.

Tutti pregano insieme il Salve, Regina.


Il Kiddush del venerdí sera (che di per sé spetta alla madre di famiglia) comincia con l’accensione di due candele (una per onorare lo Shabbat e una per accendere la pace domestica) e prosegue con una preghiera di santificazione sul vino (ma in molti rituali compare sulla tavola anche il pane [la pagnotta detta חַלָּה, challàh‎], che si mangerà subito dopo, a cena). Nella versione della comunità ebraica di Bologna (e di molte altre) essa recita:

שַׁבָּת קִידּוּשׁ

Nel giorno sesto furono compiuti il cielo e la terra e tutto ciò che è in essi. Iddio, avendo terminata nel giorno settimo l’opera che aveva fatto, smise nel settimo giorno tutta l’opera che aveva compiuta. Iddio benedisse il settimo giorno e lo santificò, poiché in questo terminò l’opera che aveva compiuta.

Col permesso dei presenti (Ti sia per la vita).

Benedetto sii Tu, Signore Dio nostro, che creasti il frutto della vite.

Benedetto, sii Tu, Signore Dio nostro, Re dell’Universo che ci hai santificati coi tuoi precetti, che ci ami e che, con amore e benevolenza, ci desti in retaggio il Sabato a Te sacro, in memoria della creazione; primo giorno fra le sacre festività, in memoria dell’uscita dall’Egitto; sì, ci scegliesti e consacrasti fra tutti i popoli, e ci desti in retaggio con amore e benevolenza il Sabato a Te sacro: benedetto sii Tu, Signore, santificatore del Sabato. Benedetto sia l’Eterno che ha dato riposo al Suo popolo d’Israele nel giorno del Santo Sabato.

Yael Trusch illustra il significato dell’accensione delle candele

Note

Note
1 Furono fondati da Elias Friedman, un ebreo convertito e diventato frate carmelitano, e da Andrew Sholl, un superstite della shoàh. L’associazione è composta da ebrei e non ebrei che intendono preservare l’identità e l’eredità di Israele all’interno della Chiesa.
2 Commento al Simbolo degli Apostoli, ad loc.
Informazioni su Giovanni Marcotullio 298 articoli
Classe 1984, studî classici (Liceo Ginnasio “d'Annunzio” in Pescara), poi filosofici (Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, PhD RAMUS) e teologici (Pontificia Università Gregoriana, Pontificio Istituto Patristico “Augustinianum”, Pontificia Università “Angelicum”, PhD UCLy). Ho lavorato come traduttore freelance dal latino e dal francese, e/o come autore, per Città Nuova, San Paolo, Sonzogno, Il Leone Verde, Berica, Ταυ. Editor per Augustinianum dal 2013 al 2014 e caporedattore di Prospettiva Persona dal 2005 al 2017. Giornalista pubblicista dal 2014. Speaker radiofonico su Radio Maria. Traduttore dal francese e articolista per Aleteia Italiano dal 2017 al 2023.

1 commento

  1. Salve!

    Forse ho trovato il documento, in PDF, della: “Holy Saturday and the ‘Harrowing of Hell’”
    Lezione di Lawrence Feingold della primavera 2010,

    il link al documento dovrebbe essere questo:

    http://www.hebrewcatholic.net/wp-content/uploads/2018/03/06.07-Holy-Saturday-and-the-Harrowing-of-Hell-pdf.pdf

    io sono diacono permanente e, da Marzo 2020, faccio, quasi tutte le sere (salvo rari impegni familiari o liturgici), COMPIETA, alle 21, in diretta, sul mio canale di youtube: “MrMaciomacio” (era il nome del mio secondo gattino di quando avevo 16 anni, ora ne ho 59)…
    all’inizio facevo anche i Vespri alle 18,30… poi ho smesso per assenza di partecipanti…

    saluti a tutti ed un augurio di restare “sanificati” e soprattutto “santificati”

    GMG

Di’ cosa ne pensi