di Zarish Neno
Con un cuore triste, addolorato e deluso, vorrei condividere con tutti i miei amici la notizia che mia cugina Rakhshanda Ilyas, rapita 2 mesi fa il 4 luglio 2019, è stata violentata da 5 musulmani e assassinata.
La vittima aveva ricevuto un messaggio sul cellulare dalla sua amica in cui veniva informata che Azra (una sua collega) aveva avuto un incidente e voleva incontrarla immediatamente in ospedale a Faisalabad. Rakhshanda era partita da casa per Faisalabad e poche ore dopo sua sorella aveva ricevuto un messaggio dal suo numero di cellulare che diceva che era arrivata a Faisalabad. Da allora, il suo telefono è stato spento, senza alcuna indicazione se il messaggio fosse stato effettivamente inviato da Rakhshanda o anche se il messaggio fosse stato inviato da Faisalabad.
La famiglia di Rakshanda iniziò a cercarla e alla fine cercò di andare dalla polizia per presentare una denuncia della sua scomparsa. In questo periodo persone sconosciute iniziano a visitare la casa di Rakhshanda minacciando la sua famiglia che se fossero andati dalla polizia avrebbero affrontato conseguenze terribili.
Nonostante le minacce, la mia famiglia insieme alla famiglia di Rakhshanda per un mese e mezzo ha cercato di sporgere denuncia e ha chiesto alla polizia o ai funzionari del governo di aiutarci a trovarla, ma non abbiamo ricevuto alcun aiuto.
Alla fine, quando è stata presentata la denuncia, la polizia ha continuato a cercare scuse per giustificare il fatto di non essere in grado di trovarla e ha continuato a dare appuntamenti dove non si è presentata.
La polizia ha persino chiesto al padre della vittima 15.000 rupie per aver realizzato l’indagine. In seguito hanno chiesto altre 20.000 rupie. Continuavano a garantire alla famiglia della vittima che stavano facendo il loro lavoro, il che non era vero perché non vi era alcuna documentazione della polizia sulle indagini da loro compiute.
Più tardi la polizia disse che non poteva fare nulla per aiutare perché la ragazza aveva lasciato la casa da sola.
Siamo anche venuti a conoscenza del fatto che la polizia stava solo cercando di fare tutto questo per dare tempo ai colpevoli di fuggire dalla scena del crimine.
La famiglia ha continuato a cercare aiuto ma niente. Mio fratello maggiore Zishan Danish Neno, ha persino tentato di contattare i media, ma nessuno era interessato nella storia di una vittima cristiana.
Ecco la lista del media che ha cercato di contattare in Pakistan:
- ARY News – Team Sar-e-Aam
- Dawn News
- Express Tribune
- Interlink Multi Media (Jang Group, The News, Geo News)
- Express News Cameraman – Mr. Waseem Mughol
- Neo News Correspondent from Chichawatni – Mr. Shoaib Raheem
- Quaranta delle agenzie di stampa menzionate su questa pagina:
http://www.journalismpakistan.com/press-clubs-in-pakistan
A mio padre è stato concesso un appuntamento dal Ministro per i diritti umani e le minoranze e l’armonia interreligiosa per il governo del Punjab, (Minister of Human Rights & Minorities Affairs and Interfaith Harmony for Government of Punjab) Ijaz Alam Augustine per il 7 agosto 2019, ma che è stato annullato a causa di altri suoi appuntamenti più importanti.
Mentre la polizia non stava facendo nulla, la famiglia ha cercato di fare il possibile per trovare la verità sul rapimento della figlia. Ed è allora che ricevono una telefonata dal fratello del colpevole che li informa che Rakhshanda è stata violentata da 5 uomini (musulmani) ed è stata uccisa.
Una notizia che ci ha strappato il cuore e ci ha lasciato pieni di amarezza. Per tutto questo tempo la polizia sapeva che stava succedendo qualcosa di sbagliato, ma non ha fatto nulla per salvare la vita di una povera ragazza innocente. I media non volevano scrivere la sua storia perché era una cristiana. I leader del governo erano troppo impegnati per ascoltare i nostri appelli. Coloro che sono scelti per rappresentarci al governo hanno cose più importanti da fare che ascoltare la richiesta di un padre che cercava disperatamente sua figlia.
Ma la mia famiglia sceglie di non fermarsi qui e la ragione è che questo non è qualcosa che è successo solo a Rakhshanda. Ogni anno in Pakistan migliaia di ragazze cristiane e indù vengono rapite, violentate, assassinate o convertite con la forza all’Islam e sposate con uomini musulmani e nessuno fa nulla al riguardo.
Abbiamo scelto di parlare e combattere fino a quando giustizia non sarà fatta e gli uomini che fanno cose così orribili con ragazze innocenti vengano messi dietro le sbarre.
Combattere questa lotta non sarà facile perché i colpevoli sono più forti di noi ma noi abbiamo Dio e la verità da parte nostra.
Abbiamo però bisogno anche del vostro aiuto in questa nostra lotta. Vi chiediamo di condividere queste notizie il più possibile e alzate la vostra voce. Non possiamo più stare tranquilli e zitti e guardare l’ingiustizia accadere.
Stiamo anche lanciando un appello per raccogliere fondi. Quindi vi chiediamo anche di fare una piccola donazione alla nostra causa. Le donazioni fatte saranno utilizzate per pagare avvocati e spese giudiziarie (che purtroppo in Pakistan non sono gratuiti).
Sto cercando di aprire un crowdfunding, ma per ora sto lasciando il mio link PayPal qui sotto per le donazioni. Nel messaggio si prega di aggiungere: Per la causa di Rakhshanda Ilyas.
➡️ paypal.me/Jecpak
Se volete donare in qualche altro modo potete sempre contattarmi in privato.
Grazie!
Che dire… mettere un “mi piace” sembra persino un insulto.
Certo è che questa non è purtroppo né la prima, né l’ultima di simili vicende, che si ripetono e si ripetono, e la dicono lunga sulla mentalità di una Paese, o meglio di chi in quel Paese ha autorità, e di una religione quando diviene fanatismo e disprezzo di chiunque non vi appartenga (e questo vale per tanti che vivono in simili paesi ma anhce fuori, all’estero).
Stride anche che in Italia si svenoli tanto la bandiera del contrasto al “femminicidio” (non che il fenomeno non sia da contrastare) e che di quello che accade in modo SISTEMATICO in paesi forse troppo lontani (della serie “è un problema loro”… “là usa così”… o forse sotto sotto è perché si tratta di Cristiani??) non se ne dia neppure notizia.
La consolazione della speranza che si fa certezza che Rakhshanda è nella Pace e nella Gioia alla presenza di Dio e ciò che più di ogni altra cosa si può augurare alla sua Famiglia.