Comunicato stampa della Fondazione Jérôme Lejeune
Questa mattina è stato presentato in Consiglio dei ministri il progetto della legge detta “bioetica”. In meno di 15 anni è la quinta revisione legislativa del quadro della ricerca sull’embrione umano. Se le precedenti leggi bioetiche hanno, mano a mano, abbandonato la protezione dell’embrione umano, l’attuale progetto di legge infrange una nuova linea rossa: col pretesto di «rinnovare il regime giuridico che si applica alle cellule» e di «chiarire i termini […] intelligibili nel contesto scientifico attuale»1Esposizione delle motivazioni., il progetto della legge bioetica:
- dissocia l’embrione umano dalle sue cellule staminali;
- sopprime i principî maggiori che interdicono la creazione di embrioni transgenici e chimerici;
- apre la via alle sperimentazioni con l’utero artificiale;
- sostiene la deriva etica del creare gameti artificiali;
- aggira il diritto internazionale che proibisce la creazione di embrioni a scopo di ricerca2Articolo 18 della Convenzione di Oviedo.;
Industrializzare l’umano
Il progetto della legge bioetica va a creare un regime di ricerca sulle cellule staminali embrionali umane (CSEh) incondizionatamente e sotto semplice dichiarazione (Articolo 14). Il testo normalizza la ricerca sulle CSEh pretendendo che essa non ponga alcun problema etico. Ma le CSEh sono l’essere stesso dell’embrione umano. Estrarre delle CSEh dall’embrione umano per ottenere delle linee implica la distruzione di quello. Negare questo problema etico significa prolungare una menzogna per meglio disporre delle CSEh che interessano l’industria farmaceutica. Dal 20173Decisione del 13 luglio 2017 volta ad autorizzare la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane in applicazione delle disposizioni dell’articolo L. 2151-5 del Codice di Pubblica Sanità (annulla e rimpiazza la decisione della direttrice generale dell’Agenzia di biomedicina datata 23 giugno 2013)., le ditte farmaceutiche sono impegnate in un processo di industrializzazione su vasta scala relativo alle CSEh, a mezzo di robotica. Il progetto di legge impegna la Francia in questa via disumanizzante.
Acconsentire alla modificazione del patrimonio genetico dell’umanità
Il governo sopprime due interdetti fondanti del diritto della bioetica francese: quello di creare degli embrioni chimerici e transgenici (Articolo 17).
Via libera per i ricercatori che potranno creare embrioni chimerici animali-umani (per esempio, degli embrioni di maiale nei quali verrebbero inserite delle CSEh).
Diventa possibile anche la creazione di embrioni transgenici. I ricercatori potranno sperimentare in tutta legalità la tecnica CRISPR-Cas9 e quella della FIV a tre genitori su embrioni umani. Il mito del bebè geneticamente modificato diventa realtà. Col regime di ricerche biomediche in AMP risultante dalle Legge di Salute del 20164Articolo L 2151-5 V del Codice di Pubblica Sanità., il quadro legale è pronto per far nascere bambini OGM.
Aprire la strada alla sperimentazione dell’“utero” artificiale
Poiché la scienza è riuscita a mantenere in coltura degli embrioni umani in vitro fino a 14 giorni, il progetto di legge autorizza la conservazione degli embrioni umani in vitro fino a 14 giorni (contro i 7 attualmente permessi). Testimone della deriva scienziata delle leggi bioetiche, questa disposizione apre la strada alla sperimentazione dell’utero artificiale poiché è tra il sesto e il settimo giorno dopo la fecondazione che sopraggiunge l’attecchimento dell’embrione nell’endometrio. Rendendo legale già che è tecnicamente possibile, il progetto della legge bioetica apre la porta al “no limits”.
Incoraggiare i fantasmi riproduttivi con la creazione di gameti artificiali
Il Governo legalizza la creazione di gameti artificiali a partire da CSEh e da iPS (Articoli 15 e 16). Per colmo d’ironia, la deriva etica denunciata dai promotori della ricerca sull’embrione per gettare discredito sull’iPS come alternativa alle CSEh viene legalizzata dal progetto di legge. Come non vedere che questi gameti saranno un balsamo per il business della procreazione in penuria di gameti? Come non immaginare che i ricercatori non creeranno degli embrioni a partire da quei gameti? In ultimo, con la differenziazione delle cellule iPS (cellule create a partire da cellule di pelle, per esempio) in gameti, il Governo permette l’ultima follia. Allora potranno essere possibili nuove tecniche di riproduzione.
Aggirare l’interdetto di creare embrioni per la ricerca
Creare degli embrioni transgenici o chimerici, o ancora dei gameti artificiali, sono altrettante manipolazioni che aggirano l’interdetto assoluto posto dal diritto francese5Primo comma dell’articolo L 2151-2 del Codice di Pubblica Sanità. e internazionale6Articolo 18 della Convenzione di Oviedo., di creare embrioni per la ricerca. Questo aggiramento è triplice perché il Governo prevede anche di legalizzare la creazione di aggregati di cellule staminali con delle cellule-precursori di tessuti extra-embrionali (Articoli 15 e 16). Si tratta di creare dei modelli embrionali per la ricerca. Lo sviluppo di queste entità è identico a quello degli embrioni umani. Il principio di precauzione esige che si accordi loro la medesima protezione.
Questo progetto di legge impegna la Francia in una nuova via, nella quale tutto diventa possibile.
Jean-Marie Le Méné, Presidente della Fondazione Jérôme Lejeune, denuncia
un progetto di legge firmato che serve gli interessi dell’industria farmaceutica e il business della procreazione. Il governo fa entrare l’uomo nell’era dell’industrializzazione dell’umano e della modificazione del genoma dell’umanità. Un salto nel vuoto, dissimulato dalla mediatizzazione della “PMA per tutte”. Nell’ora dell’ultra-sensibilizzazione alla causa animale, come si può abbandonare la specie umana a tali manipolazioni, inutili al progresso della medicina?
Queste sfide maggiori e tecniche meritano un approfondimento. La Fondazione Jérôme Lejeune, esperta nel tema fin dal principio delle leggi bioetiche, pubblicherà nel mese di settembre un rapporto intitolato “L’embrione umano alla prova della revisione della legge bioetica” per esporre le problematiche scientifiche, giuridiche ed etiche di questo progetto di legge.
Note
↑1 | Esposizione delle motivazioni. |
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↑2 | Articolo 18 della Convenzione di Oviedo. |
↑3 | Decisione del 13 luglio 2017 volta ad autorizzare la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane in applicazione delle disposizioni dell’articolo L. 2151-5 del Codice di Pubblica Sanità (annulla e rimpiazza la decisione della direttrice generale dell’Agenzia di biomedicina datata 23 giugno 2013). |
↑4 | Articolo L 2151-5 V del Codice di Pubblica Sanità. |
↑5 | Primo comma dell’articolo L 2151-2 del Codice di Pubblica Sanità. |
↑6 | Articolo 18 della Convenzione di Oviedo. |
Sono profondamente addolorato. Si legittima per legge una probabile prassi di sottobosco. Noi ancora discutiamo sui fondamenta della legge naturale e questi già ne creano una fatta ad immagine e somiglianza dei loro deliri tecnocratici ed economicistici.