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«La parola “fascismo” ormai non ha altro significato al di fuori di “qualcosa di indesiderato”». Lasciatevi servire da George Orwell, che di totalitarismi e di inglesi ne aveva visti parecchi, pure combattendo in guerre ben più cruente delle nostre: poiché il significato della parola “fascismo” è così liquido, esso si adatta docilmente a descrivere tanto i fascisti quanto gli antifascisti, e mai come in un simile contesto è vero il fatto che la storia la scrivono i vincitori.
Game, set, match: l’Alder Hey Children’s Hospital ha vinto su tutta la linea. Alfie è morto (e in un modo tra i più abominevoli che gli esseri umani abbiano concepito per i bambini), la sua famiglia è stata ridotta al silenzio e perfino i suoi legali vengono inquisiti, ad exemplaritatem. Così sia chiaro a tutti che chi tocca questi fili – il Liverpool Care Pathway for the Dying Patient, per capirci1Un protocollo così platealmente progettato per praticare eutanasie massive sui pazienti costosi e improduttivi che lo stesso Stato inglese lo difende a mezza bocca: in prima fila, invece, la Chiesa Cattolica in Inghilterra, che non brilla per bioeticisti e allora si affida ciecamente a Tom Williams, Vescovo ausiliario di Liverpool, il quale è non solo responsabile bioetico per la Conferenza Episcopale del Regno Unito, ma anche intimo amico di John E. Ellershaw (il medico autore del suddetto protocollo). E così il cerchio si chiude (ma chissà quanta altra roba contiene, il cerchio…. – muore.
Per essere più chiari, non si scherza neppure sui social: stamane il distopico servizio d’ordine di Fakebook mi ha comunicato che sarei stato estromesso dai circuiti di Zuckerberg per 30 giorni a partire da oggi. Riproduco di seguito le schermate:
Chiunque può sincerarsi che la foto del post sia una foto autentica scattata nel 1930 e raffigurante una giovane militante dell’Imperial Fascist League con la bandiera in mano2L’originale è chiaramente in bianco e nero: la versione a colori che ne vedete in copertina è frutto di un recente ritocco grafico.: il post non conteneva insulti o invettive, e poteva al più essere tacciato di falso storico, visto che quando l’ho scritto non ero a Liverpool, come invece dichiaravo nel tag di localizzazione; e soprattutto si sarebbe potuto osservare che quella foto non era stata scattata nell’atrio dell’Alder Hey Children’s Hospital – nel 1930 anche lo stesso Josef Mengele si era appena diplomato e non aveva ancora intrapreso la via della “medicina”…
Insomma, questo innocuo post dovette attirare le attenzioni dell’Alder Hey, visto che una sua anestesista3Attenzione: il link al suo profilo non è un incoraggiamento a molestarla. Questi vili hanno accusato la famiglia Evans di molestie laddove di rado ho visto persone tanto incredibilmente docili davanti al sopruso. Mostro volto, nome e link solo perché il silenzio e l’anonimato sono ciò che costoro desiderano, e invece sono ciò che non avranno. si è presa il disturbo di venire a commentarlo: allego il suo commento e la mia risposta.
La sua firma non è, in senso stretto, un’impronta digitale sotto alla sentenza totalitaria di Facebook, ma possiamo dire che si tratta di “un non debole indizio” in tal senso (in quanto il post riporta un’immagine storica già presente su Facebook e non vi aggiunge insulti o parole tali da attirare l’anonima attenzione del Grande Fratello).
Molte volte in questi mesi Mr. Justice Hayden aveva mostrato come avesse ragione il buon vecchio George Orwell: poiché “fascismo” è in pratica qualsiasi cosa non sia gradita, la questione dirimente è solo una – chi ha il coltello dalla parte del manico. E quindi Hayden, ritenendo “non gradita” la cura genitoriale della famiglia Evans per il piccolo “futile” Alfie, ha emesso nottetempo un’ordinanza di sottrazione del piccolo alle cure parentali (frattanto l’ospedale chiamava la polizia per impedire al giovane padre di prendersi cura di suo figlio). Povero giudice! Se avesse immaginato che davvero quei due giovani genitori le avrebbero tentate tutte non si sarebbe fatto cogliere con le braghe calate: l’ordinanza l’avrebbe emessa prima!
Ancora migliore era stato proprio la mattina del 25 aprile, quando nel suo statement del mattino Thomas aveva dichiarato che i medici gli avevano dato ragione su tutta la linea: «Hai sempre avuto ragione tu», disse alle telecamere. Quella dichiarazione non doveva circolare: Hayden dispose che il video scomparisse. E il video scomparve all’istante.
Ora, siccome il coltello dalla parte del manico io non ce l’ho, e visto che quanto ho scritto è risultato evidentemente sgradito, debbo inferirne che il fascista sono io. Pazienza: un altro grande inglese ebbe a dire che alla fin fine a un gentiluomo può non restare altra via che quella della prigione4Solo in Italia onorammo le regie galere, all’epoca, con i Gramsci e con i Guareschi…… Ma in questo momento mi è caro ripubblicare il video girato proprio all’interno dell’Alder Hey Hospital la mattina del 25 aprile, festa di liberazione dal nazifascismo: lo avevo tolto perché in quel momento rischiava di intralciare le delicate trattative tra la famiglia e l’ospedale. Forse però aveva ragione un mio amico (che in effetti ha ragione quasi sempre): con i nazisti non si tratta. E ciò che vedevo (e che ancora avrei visto in serata!) era cosa che non credevo avrei studiato fuori dai libri di storia.
In quel momento, mentre parlavo, da circa trenta ore Alfie Evans era privato di cibo, acqua e ossigeno per ordine di Anthony Paul Hayden. Cancellai il video perché il mio e il nostro “best interest” era la vita stessa di Alfie Evans; ora che il piccolo cittadino italiano è stato assassinato dallo Stato inglese, invece, ritengo sia servizio alla verità e allo stesso Alfie la ripubblicazione di questo documento.
Note
↑1 | Un protocollo così platealmente progettato per praticare eutanasie massive sui pazienti costosi e improduttivi che lo stesso Stato inglese lo difende a mezza bocca: in prima fila, invece, la Chiesa Cattolica in Inghilterra, che non brilla per bioeticisti e allora si affida ciecamente a Tom Williams, Vescovo ausiliario di Liverpool, il quale è non solo responsabile bioetico per la Conferenza Episcopale del Regno Unito, ma anche intimo amico di John E. Ellershaw (il medico autore del suddetto protocollo). E così il cerchio si chiude (ma chissà quanta altra roba contiene, il cerchio…. |
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↑2 | L’originale è chiaramente in bianco e nero: la versione a colori che ne vedete in copertina è frutto di un recente ritocco grafico. |
↑3 | Attenzione: il link al suo profilo non è un incoraggiamento a molestarla. Questi vili hanno accusato la famiglia Evans di molestie laddove di rado ho visto persone tanto incredibilmente docili davanti al sopruso. Mostro volto, nome e link solo perché il silenzio e l’anonimato sono ciò che costoro desiderano, e invece sono ciò che non avranno. |
↑4 | Solo in Italia onorammo le regie galere, all’epoca, con i Gramsci e con i Guareschi… |
Crudele è un complimento!ma la cosa più che mi fa’ soffrire è che viene dai pastori della Chiesa!ma offro questa sofferenza affinché Dio Padre possa fare Verità e converta i cuori della Chiesa inglese .affido tutto alla giustizia Divina e continuo a pregare. grazie a voi che perdere la vita per affermare l’amore del Signore
Caro Marcotullio, una cosa simile è capitata a me nel blog del prete-scrittore ( come si definisce egli stesso) Mauro Leonardi.
Sono stata bloccata , e nemmeno risponde alla mia mail di contraddittorio, perché in quel blog si può paragonare l’omosessualità alla pedofilia, affermando nettamente che non hanno nulla a che fare tra loro, ma è VIETATO controbattere, dicendo che ci sono pareri contrari, nemmeno si possono portare dati pubblici ,censura assoluta.
Lo stesso, si può dire ( o, almeno, qualcuno lo può dire condendo il tutto ” forse” e “mi pare” e “sembrerebbe”) che la morte di Alfie è stata eutanasia, ma non si può paragonare la morte di Alfie con quella dei bambini dei reparti speciali del nazismo , morti per eutanasia, nemmeno si riesce a ragionare come si è arrivati a quelle morti, poche decine di anni fa, nell’indifferenza generale e con le stesse motivazioni, nero su bianco, che hanno portato alla morte di Alfie.
Mauro Leonardi censura persino link ad articoli di testate nazionali che parlano di questo.
La cosa che mi fa più rabbia è il continuo millantare, in quel blog, una apertura e un confronto , un argomentare democratico e accogliente che non esistono assolutamente, ma proprio per niente: non fanno che censurare e bloccare utenti con tesi sgradite al don, con i pretesti,quando il don si degna di dare un pretesto, del tutto risibili e se un utente interviene in difesa del reiettto,viene bloccato pure lui,dunque stanno tutti zitti e mosca !
C’è un clima pesantissimo, tutti attenti a dire e non dire e guai a solidarizzare, guai !
Ti bloccano e tu non sei più nessuno, perché non la pensi come Mauro Leonardi, nemmeno puoi più interagire con i lettori, spesso molto interessati, con cui hai interagito fino ad un attimo prima.
Uno spettacolo penoso.
( un’altra utente è stata bloccata perché ha osato dire che don Mauro “rigira le cose , come al solito “…che offesa di lesa maestà ! A volte la popolarità mediatica dà alla testa
piccoli dittatori crescono)