Nella sera di ieri (giovedì 12 aprile 2018), una grande dimostrazione di circa 1000 persone si è svolta al di fuori dell’Alder Hey Hospital. I genitori avevano predisposto il trasporto per il trasferimento di Alfie dall’ospedale, ma non c’è stato modo. Si è ipotizzato che la dimostrazione si sia svolta in quanto il momento stabilito per la rimozione dei trattamenti sarebbe stato imminente.
Il comunicato che segue è stato diramato dalla Polizia del Merseyside a seguito della dimostrazione:
Comunicato dell’Assistant Chief Constable Serena Kennedy:
«Stanotte (giovedì 12 aprile) eravamo presenti all’Alder Hey Hospital, mentre l’ospedale e la famiglia di Alfie Evans cercavano chiarezza da Mr. Justice Hayden in relazione al trattamento di Alfie.
Per quanto fosse pacifica, la vasta protesta che ha avuto luogo stanotte ha causato significativi disturbi al traffico e inconvenienti per altre persone che cercavano di accedere all’ospedale. Voglio ricordare alla gente di considerare cortesemente gli altri utenti dell’ospedale: gli intoppi avrebbero potuto causare seri problemi per lo staff e per i pazienti.
Comprendiamo perfettamente come questo sia un momento molto delicato ed emotivo per tutte le persone coinvolte, e in tal senso vorrei anche manifestare un nostro apprezzamento per il mondo in cui la famiglia di Alfie è stata capace di parlare alla folla per rassicurarla e garantire la calma».
L’Alder Hey Hospital ha prodotto il comunicato che segue:
Comunicazione dell’Alder Hey Children’s NHS Foundation Trust
(13 April 2018)
«La scorsa notte l’ospedale ha subito notevoli disagi dovuti alla vasta protesta che riguarda uno dei nostri pazienti. Vogliamo rendere merito al nostro incredibile staff, che ha lavorato infaticabilmente in condizioni di estrema difficoltà nel gestire le conseguenze di tali disagi.
Alder Hey è un luogo speciale con personale altamente qualificato, professionisti che dedicano la loro vita alla cura e all’accudimento di migliaia di bambini disabili e malati ogni anno.
La nostra priorità sarà sempre la protezione e il mantenimento del benessere dei pazienti e dello staff, di continuare a provvedere con cure elevate ai pazienti e le famiglie, cosa sappiamo essere riconosciuta da colleghi di tutto il Sistema Sanitario Nazionale oltre che di un più largo pubblico».
L’Alder Hey Hospital è stato un centro di eccellenza nelle cure pediatriche per più di 100 anni e si prende cura di più di 270mila bambini, giovani e famiglie ogni anno. Non opera isolata e le evidenze cliniche sono raccolte da centri di tutto il mondo.
Si riporta che questo pomeriggio, venerdì 13 aprile, i genitori e i loro rappresentanti legali presenteranno un’ulteriore contestazione legale che verrà udita nella Corte di Appello di lunedì prossimo, 16 aprile: in attesa di quel giudizio, Alfie continuerà a ricevere i suoi trattamenti. Si è ipotizzato che il contenzioso potrà avere in oggetto i diritti dei genitori di dimettere Alfie dall’ospedale. Si riporta inoltre che alcuni ‘manifestanti’ hanno in programma di raccogliersi di fronte all’ospedale nel pomeriggio odierno.
Sua Eccellenza Reverendissima
Arcivescovo Malcolm Patrick McMahon
Arcidiocesi di Liverpool
Eccellenza reverendissima,
Mi chiamo Thomas Evans e sono il papà di Alfie.
Ho letto con grande dolore il comunicato stampa diffuso dall’Arcidiocesi sulla situazione di mio figlio.
Il più grande dolore deriva dal fatto di non essere stato riconosciuto come figlio di Santa Madre Chiesa: io sono cattolico, sono stato battezzato e cresimato e guardo a Lei come al mio Pastore e al Santo Padre come al Vicario di Cristo in terra….
Per questo ho bussato alla porta della Chiesa, domandando aiuto per salvare mio figlio dall’eutanasia che vogliono somministrargli!
Anche Alfie è battezzato, come me e come Lei, Eccellenza, e vorrei che si pregasse per lui, per noi, il solo vero Dio.
So che la morte di mio figlio è un’eventualità precisa e forse anche vicina, e so che lo aspetta il Paradiso… quali peccati potrebbe mai aver commesso, povera anima innocente, inchiodata a un letto, come ad una croce?
Ma so anche che la sua vita è preziosa agli occhi del Signore e che ha anche lui una missione da compiere… forse proprio quella di metterci di fronte alla necessità di mostrare al mondo la crudeltà che si nasconde dietro le parole del giudice che ha definito la sua vita “futile”, assecondando la definizione che ne dà l’ospedale che vuole soffocarlo.
Io non sono medico, ma vedo che mio figlio è vivo e vedo che non viene curato e da mesi chiedo all’ospedale di lasciarci trasferire nostro figlio, di Kate, mio e del Signore, laddove hanno promesso di prendersi cura di lui fino a quando il Signore non lo chiamerà a Sé, perché avrà compiuto il suo pellegrinaggio.
Perché non ci vogliono lasciar portare via nostro figlio?
Se lo è domandato, Eccellenza?
Noi non vogliamo accanirci, e che nessuno si accanisca su di lui, ma vorremmo almeno che fosse diagnosticata la malattia che lo affligge, che gli fossero prestate le cure migliori.
E non crediamo che l’Adler Hey sia in grado di farlo: ha dimostrato a noi e al mondo di non saperlo e di non volerlo fare.
Loro affermano di voler rimpiazzare il trattamento medico con cure palliative.
Ma in verità, ciò che stanno facendo sono esclusivamente cure palliative già da mesi e proprio quelle vogliono sospendere, insieme alla respirazione artificiale, per sedarlo e lasciarlo morire soffocato.
Ora a me pare che questo non sia giusto e non sia cristiano.
Per me questa è eutanasia e non vogliamo che il nostro bambino sia lasciato morire così, perché, oltretutto, ciò sarebbe un ulteriore precedente, come quello di Charlie Gard, per impedire a noi genitori di prenderci cura dei nostri figli malati, che lo stato considera un peso, perché malati, appunto, inutili, improduttivi e costosi.
La prego, perciò, Eccellenza, di voler accettare la mia richiesta di aiuto e di voler portare al Santo Padre la mia voce, affinché sia fatto tutto il possibile per aiutare me e sua madre Kate a portare Alfie fuori dalla Gran Bretagna, perché possa essere curato fino al naturale termine della sua esistenza terrena.
Invoco la Vostra benedizione, e la prego di accogliere i saluti di Kate e miei.
Liverpool 15.4.2018
Terrificante che un Vescovo non sappia o non voglia sapere, neppure dell’essere cattolico di Tom Evans.
Non riesco a capire: anche se i genitori non fossero cristiani, non sarebbe comunque una cosa bellissima il loro voler salvare il figlio? Mah!
Peggio di Ponzio Pilato. Almeno lui non parteggio’ per Barabba.