di Stefano Bataloni
Marzo è arrivato e con esso, giovedì 22, arriverà il libro che con grande pazienza, da quel 25 novembre scorso in cui fu annunciato, molti che ci seguono e ci vogliono bene stanno attendendo.
Proprio ieri sera, dalla casa editrice – la stessa che ha avuto il merito di pubblicare e diffondere la storia di Chiara Corbella Petrillo, a cui anche noi dobbiamo un importante tributo di speranza e di coraggio senza il quale certamente non avremmo affrontato la storia di Filippo nello stesso modo – sono arrivate le prime copie del libro.
Stringerlo in mano, sfogliarlo, vedere il faccione di Filippo in copertina, rileggere le parole della prefazione di don Luigi Maria Epicoco ci ha emozionato fino alle lacrime.
Vedere materializzati su carta gli anni di vita trascorsi accanto a Filippo in lotta con la sua malattia e poi la sua nascita al cielo, acquistare la consapevolezza che arriverà presto il momento in cui le vicende, le sensazioni, le paure, le certezze che ci hanno accompagnato in quegli anni saranno di “dominio pubblico”, saranno “date in pasto” a tante persone, alcune forse che non ci hanno mai conosciuto, alcune che (speriamo) le apprezzeranno e altre che (forse) le disprezzeranno… ci ha spaventato un po’.
Non è stato facile scrivere questo libro, non sarà facile parlarne.
Io e Anna, però, sentiamo che alcuni punti sul perché uscirà “Con la Maglietta a Rovescio” debbano essere chiariti sin da subito.
Con questo libro, volevamo tenere una traccia scritta di quanto ci è successo, gli anni trascorrono e la memoria di tanti fatti e persone importanti si perde; volevamo anche lasciare a Francesco e Giovanni un racconto di come sono andate le cose, di chi era il loro fratello maggiore, di cosa ha dovuto affrontare.
Dalla nascita al cielo di Filippo abbiamo riflettuto tante volte su quali frutti gli anni passati con lui ci hanno lasciato, su come i fatti che ci sono accaduti ci abbiano “letto dentro”, ma molto altro restava da capire e abbiamo quindi sfruttato questa occasione per andare ancora più a fondo.
Soprattutto, però, volevamo fare memoria di quanti doni ci ha riservato Dio, di quanto amore ha riversato su di noi in questi anni, di quale speranza ha riempito i nostri cuori.
Di certo, non cercavamo glorie e riconoscimenti, tanto meno l’esaltazione di nostro figlio o di noi stessi o della nostra storia.
Un caro amico ci ha detto che questo libro era “necessario” e noi ci siamo convinti che fosse giunto il momento di scriverlo e di diffonderlo. Se porterà anche una piccola cosa buona ad una sola persona, sarà per noi il più grande dei riconoscimenti.
Chiederemo a Dio la forza e l’umiltà per presentarvelo, per raccontarvi cosa ci abbiamo messo dentro; saremo aperti alle vostre domande ma anche ai vostri dubbi, certi che percorrendo la strada su cui questo libro ci porterà scopriremo ancora meglio quanto di bello e di grande ci ha lasciato Filippo.
Intanto, per accorciare l’attesa della sua presentazione, per chi vorrà, ci vedremo non più l’8 aprile ma venerdì 23 marzo, alle ore 18, presso la libreria laFeltrinelli di via Appia Nuova 427 a Roma.
Qui la pagina Facebook dell’evento
Presenteremo il libro anche sabato 14 aprile, alle ore 17, presso la libreria Mondadori Bookstore di Piazza del Gesù a Frascati
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