Stamattina ci è andata di traverso la colazione a leggere un articolo di Marco Tosatti, il quale riportava una notizia tratta dal sito LepantoInstitute: Lilianne Ploumen, già ministro olandese per il commercio e lo sviluppo alla cooperazione, particolarmente attiva nella diffusione a livello mondiale dell’aborto, e dei diritti delle associazioni LGBT, avrebbe ricevuto nientemeno che dal Papa l’onoreficenza di cavaliere dell’Ordine Pontificio di San Gregorio Magno. In un video del 22 dicembre scorso la Ploumen stessa mostra la medaglia ad un cronista, con aria emozionata e commossa.
Tra i due poche battute chiare:
BNR – E questo, che Lilianne Ploumen contempla, è l’ennesimo premio vinto nel 2017
Ploumen – Sì, è un’alta distinzione dal Vaticano; dal Papa.
BNR – Dal Papa.
Ploumen – Bello.
BNR – Sì.
Ploumen – È comandante nell’ordine di San Gregorio.
BNR – E nonostante questo sei pro-aborto.
Ploumen – Sì, puoi controllare.
L’Ordine Pontificio di San Gregorio Magno venne fondato da papa Gregorio XVI il 1º settembre 1831 ed è ancora oggi uno dei cinque ordini pontifici della Chiesa cattolica. Secondo il cerimoniale diplomatico è un ordine di prima classe. L’ordine è riservato a uomini e donne di religione cattolica (rarissimi sono i casi di conferimento a non cattolici) come riconoscimento per il loro servizio alla Chiesa, per impieghi straordinari, in supporto alla Santa Sede e per il loro buon esempio presso le comunità e nel paese. È riservato a cattolici di distinta condizione, anche se non sono richiesti requisiti nobiliari. È concesso anche a militari solo a partire dal grado di maggiore. Gode del privilegio del saluto militare da parte delle guardie svizzere e della precedenza sull’Ordine di San Silvestro, sull’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e sull’Ordine di Malta. I cavalieri di gran croce godono del trattamento di “Eccellenza”.
Il motto dell’Ordine è Pro Deo et Principe (Per Dio e per il sovrano).
Ma come si riceve un’onoreficenza? I Vescovi diocesani possono proporre il conferimento di una onorificenza pontificia ad ecclesiastici e laici, in segno di apprezzamento e riconoscenza per il servizio prestato. La richiesta, accompagnata dal curriculum vitæ dei candidati (età, professione, condizione familiare e sociale, con descrizione accurata delle benemerenze acquisite nei riguardi della Chiesa), viene inviata alla Nunziatura Apostolica, che la fa poi pervenire – corredata dal proprio nulla osta – alla Segreteria di Stato.
Il curriculum della Ploumen ci lascia un po’ perplessi: la signora ha fondato nel 2017 una ONG chiamata “SheDecides” ed ha raccolto 300 milioni di dollari per controbilanciare l’effetto della sospensione dei fondi decisa da Donald Trump alle organizzazioni che promuovono l’aborto all’estero ed ha rilasciato dichiarazioni inequivocabili, del tipo: «Le politiche regressive americane sull’aborto sono una calamità per i diritti delle ragazze e delle donne che il resto del mondo deve contrastare» (articolo per il Financial Times).
Pochi giorni fa la Ploumen ha ricevuto anche il premio Machiavelli: tale premio viene assegnato a una persona o organizzazione che la giuria ritiene abbia eccelso nella comunicazione pubblica. In particolare, la giuria ha elogiato la velocità con cui SheDecides è stata istituita e diventata globale. «Un movimento mondiale di paesi, fondi e persone è stato creato in meno di sei settimane», afferma il rapporto della giuria.
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